Pianificazione della radioterapia

Per ogni paziente viene pianificato un trattamento personalizzato utilizzando la tecnica più adegua­ta. La simulazione (o centraggio) è la prima delle procedure radioterapiche messe in atto per la prepa­razione del trattamento. Serve a identificare il volu­me corporeo che si intende irradiare. Il paziente deve assumere la posizione più idonea rispetto al distretto corporeo che deve essere studiato. Sono impiegati si­stemi di immobilizzazione ad hoc (maschere termo­plastiche, piani inclinati, poggiatesta, poggiapiedi, ecc…). Durante le procedure di simulazione verranno acqui­site le immagini necessarie per documentare il volume individuato. Alla fine della seduta, il tecnico provvede a tracciare piccoli segni sulla maschera o sulla pelle (in questo caso si tratta di piccoli tatuaggi puntiformi). Tali reperi serviranno come riferimento per il corret­to posizionamento del paziente durante le sedute di radioterapia.

La simulazione si effettua con la TAC con o senza mezzo di contrasto. La zona da trattare è ricostrui­ta con immagini tridimensionali attraverso un sistema computerizzato chiamato Treatment Planning System (TPS) che permette di delineare il volume bersaglio e gli organi sani circostanti, che devono ricevere la dose più bassa possibile. La pianificazione del trattamento può a volte richiedere diverse ore. La durata comples­siva del trattamento, la dose, il numero e la frequenza delle sedute dipendono da diversi fattori: lo scopo del trattamento, il tipo di tumore, le condizioni del pazien­te, la regione da trattare, la vicinanza o meno di organi o tessuti sani particolarmente sensibili al danno da ra­diazioni.